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3 Aprile 2025

Un appello all’educazione contro la disinformazione

CEM - redazione web Didattica digitale, MEDIA EDUCATION, News alfabetizzazione digitale, disinformazione, fake news, formazione docenti

Il tema legato alle fake news, ai like senza verifiche e senza troppi pensieri, all’esposizione a dati e notizie false preoccupa sempre più ed è diventato argomento all’ordine del giorno dei nuovi media. Il target maggiormente interessato è quello dei ragazzi e dei giovani, le nuove generazioni nate con i device e sempre più immersi nel mondo digitale. Una ricerca recente intitolata “Alfabetizzazione digitale & Fake News”, condotta da Ipsos, Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e Parole O_Stili, rivela dati preoccupanti: quasi un giovane su tre (il 31%) mette “like” su notizie non verificate e ben la metà dei giovani (51%) ammette di utilizzare i social media come fonte primaria di informazione (Ansa). Questi risultati testimoniano quanto sia urgente costruire consapevolezza e responsabilità per migliorare la capacità critica degli utenti digitali e formare cittadini consapevoli.

Il ruolo della scuola

La scuola rappresenta il primo anello di congiungimento tra l’ambiente familiare e il mondo sociale quindi il primo luogo dove diffondere una cultura dell’informazione basata sulla riflessione e l’apprendimento di dati verificati e sull’analisi critica. Promuovere una alfabetizzazione digitale, con la possibilità del coinvolgimento tra pari, non solo rafforza il pensiero critico, ma aiuta anche a sviluppare le competenze necessarie per navigare in un contesto informativo complesso e spesso fuorviante.

L’importanza degli adulti e degli esperti

Le istituzioni scolastiche da sole non bastano, la formazione alle fake news e la lotta alla disinformazione devono fare parte di un percorso condiviso che coinvolge anche la famiglia e tutti gli ambienti formali e non (luoghi di aggregazione, primi ambienti di lavoro, comunità, biblioteche etc.). Gli adulti, infatti, svolgono un ruolo cruciale nel guidare all’uso delle tecnologie digitali, offrendo esempi pratici e un modello di comportamento e supporto critico. Il dialogo intergenerazionale diventa uno strumento prezioso per la condivisione di valori e competenze digitali, che permettano ai giovani di interpretare le informazioni in maniera corretta e consapevole e agli adulti di affrontare i cambiamenti e le sfide dello stare al passo con i nuovi trend.

combattere le fake news

Gli esperti della media education, attraverso laboratori, seminari e corsi di formazione, possono contribuire a costruire una cultura dell’utilizzo consapevole del digitale, a fornire esempi e casi concreti oltre a strumenti pratici sul tema integrando l’educazione formale e la conoscenza diffusa per preparare i giovani e gli adulti ad affrontare la dinamicità dei nostri tempi. Le conoscenze sull’argomento e lo studio continuo delle evoluzioni degli ambienti tecnologici, che riguardano la didattica innovativa, gli ambiti digitali e fino alla più recente GenAI, vengono messi a disposizione per contrastare efficacemente il problema della disinformazione.

Strategie per un futuro di informativo consapevole

È necessario adottare un approccio integrato che preveda:

  • Un’educazione scolastica mirata che preveda condivisione e collaborazione tra insegnanti e studenti verso l’alfabetizzazione digitale e la verifica delle fonti
  • Il coinvolgimento della famiglia in confronti e discussioni per sviluppare il pensiero critico sugli ambienti ibridi reale-virtuale
  • Una formazione con esperti con eventi e attività formative per aggiornare costantemente le competenze digitali
  • Promozione di iniziative pubbliche e private sul tema della disinformazione e per sostenere progetti educativi nel territorio tra istituzioni, aziende e organizzazioni

Conclusioni

La disinformazione rappresenta un tema cruciale dell’attualità, sostenuto anche dagli ultimi cambiamenti nei meccanismi di protezione di piattaforme e social, che espone in particolare i giovani a fonti non sempre verificate e spesso gestite con scopi manipolatori. È necessaria cooperazione e coordinazione tra tutti i soggetti istituzionali: scuola, famiglia e mondo del lavoro per creare un ambiente informativo sano e sicuro e solo un percorso di educazione consapevole può rappresentare un investimento per il futuro per acquisire gli strumenti per distinguere il vero dal falso.

“CRESCIAMO DIGITALI, MA CONSAPEVOLI” Evento SCRIVERE TRA LE RIGHE

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